Sidebar
-0%

Rajberti Giovanni: Sul gatto

: In listino

: Animali

: Ugo Mursia Editore

Prezzo di listino €12,90 €12,90

QUESTIONS & ANSWERS

Have a Question?

Be the first to ask a question about this.

Ask a Question

Sul Gatto
Cenni fisiologico-morali
Giovanni Rajberti

Pagine: 104
Codice: 61239
EAN: 9788879340816
Collana: Felinamente & Co.

«Nessuno poi è più machiavellico del gatto, che per scienza innata prticò le stesse massime del Seicento fiorentino tanti secoli prima di lui. Pigliamo a caso un solo esempio tra mille. Insegna quel gran maestro di politica che «i nemici bisogna vezzeggiarli o spegnerli». Ebbene, il gatto ha inimicizia grande col topo e col cane: ma col secondo, perché più forte, se lo mettete nella necessità di convivere, lo tollera prudentemente, e finisce a mangiar nello stesso piatto e a dormirgli sul dorso. È il procedere del vero talento che fa di necessità virtù, ma virtù completa, la quale non lascia rancori secreti, e lo rende sincero amico di un naturale nemico.»

Sul Gatto è da molti considerato il capolavoro dell'autore milanese. Si disse che se Baudelaire fu il poeta del gatto, Rajberti ne fu lo psicologo. L’operetta ebbe nel 1845 una prima tiratura limitata: le copie vendute salirono a 3.500 con la seconda edizione del 1846, la quale includeva l’appendice La Coda, che il Rajberti scrisse in risposta ad un articolo astiosamente critico comparso sul «Corriere delle Dame» del 18 gennaio 1846. Il testo  corredato da immagini.

L'autore

Giovanni Rajberti nacque a Milano il 18 aprile 1805 da famiglia nobile decaduta e morì a Monza (MI) l’11 dicembre 1861. Conseguì la laurea in medicina e chirurgia con una tesi sulle proprietà terapeutiche della valeriana ma la sua carriera non andò oltre al titolo di aiutante chirurgo di seconda classe. Solo nel 1842 fu nominato chirurgo primario dell’Ospedale di Monza. La sua fama è tuttavia legata più alla estrosa attività di scrittore e di poeta che non a quella di medico. Le sue opere furono edite in Milano e la produzione in dialetto milanese fu così ben accolta che qualcuno definì il Rajbert successore di Carlo Porta. Suoi amici illustri furono Carlo Cattaneo, Giuseppe Rovani, Andrea Maffei, il Conte Giulio Litta, Laura Solera Mantegazza. Sposò la milanese Rosa Prina, dalla quale ebbe cinque figli; rimasto vedovo, sposerà poi in seconde nozze la monzese Giuseppina Bolgeri, da cui ebbe una figlia, morta in tenera età.