D'Amico L.F.: Cento (e piu') storie straordinarie di bridge
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Cento (e più) storie straordinarie di bridge
Luigi Filippo d'Amico
Pagine: 272
Codice: 19845
Prezzo: 14,50
EAN: 9788842589037
Collana: Biblioteca dei giochi - Bridge
«Dinnanzi l'orribile frustrazione di non potersi esprimere pienamente, Billy Budd uccide. Il bridgista, con maggior autocontrollo, ha inventato le convenzioni.» È questo il modo personalissimo con il quale d'Amico si rivolge agli appassionati, siano neofiti o campioni, privilengiando in questi suoi nove capitoli sul bridge più che il lato tecnico il lato psicologico, caratteriale e anche sociale del «gioco più bello del mondo».
Non per nulla l'Autore vorrebbe che Cento (e più) storie straordinarie di bridge fosse venduto nelle farmacie come antidoto ai quotidiani affanni, assai più gradevole di gocce e pasticche. Consiglia anche il lettore di resistere all'attrazione del libro, e di non leggerlo tutto d'un fiato; ma di centellinarlo prima di addormentarsi, poche pagine ogni sera, rivivendo le emozionanti vicende storiche del bridge, dalla «sfida del secolo» Culbertson-Lenz ai trionfi del Blue Team, incontrando al tavolo verde molti grandi personaggi, da Deng Xiao Ping a John Wayne, viaggiando nel tempo e nello spazio, fianco a fianco con i protagonisti di eccezionali smazzate. Immersi in quel mondo, ogni ricordo della nostra ansiosa umanità scompare; la mente spazia in una dimensione metafisica, e dopo un poco, un grande slam di Wolff... un attacco mortale di Garozzo... una cue-bid di Zia, saremo pronti per il sonno ristoratore.
L'autore
La precoce passione per il bridge di Luigi Filippo d'Amico (1924-2007) è stata crudelmente ostacolata da altri interessi. A 16 anni ha scritto di cavalli, a 19 di cinema, e a 20 ha iniziato la sua carriera nello spettacolo come aiuto di Visconti e di Soldati, proseguendola come sceneggiatore e regista nel cinema e nella televisione. Autore di opere di vario genere, accolte con favore di pubblico e di critica, d'Amico è uno dei personaggi emergenti sulla scena dello spettacolo italiano. Ciò non gli ha impedito di essere presente a molte delle più importanti manifestazioni bridgistiche mondiali; e di tenere settimanalmente una rubrica di bridge sul «Messaggero» (dalla quale sono tratte alcune di queste pagine) che ha sempre suscitato il vivo interesse di un vasto pubblico.