De Simone C.: Gli anni di Bulow
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Gli anni di Bulow
Nel cinquantesimo della Repubblica la testimonianza di Arrigo Boldrini
Cesare De Simone
Pagine: 360
Codice: 13904
EAN 9788842520412
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia - 1939-1945: Seconda guerra mondiale
Sono trascorsi 50 anni da quel 2 giugno 1946, la Repubblica ha mezzo secolo esatto. Ed è appena trascorso il Cinquantennale della Resistenza e della guerra di Liberazione nazionale, che della Repubblica e della Costituzione furono la matrice.
È l'occasione di un bilancio - sereno ma impietoso - non soltanto sulle origini della nostra democrazia, ma anche su questi decenni repubblicani; un bilancio che appare tanto più necessario in un momento in cui la destra italiana (comprendendovi le spinte disgregatrici dell'unità nazionale provenienti dalla Lega Nord) sembrea aver ritrovato un largo consenso elettorale anche grazie a quello che taluni hanno definito il «fallimento della prima Repubblica», ossia la frana di Tangentopoli.
Forse pochi altri, in Italia, possono contribuire a un chiarimento meglio del ravennate Arrigo Boldrini, 81 anni, il comandante partigiano «Bulow», medaglia d'oro al valor militare della Resistenza, membro della Consulta e dell'Assemblea Costituente, da allora parlamentare e senatore ininterrottamente fino al 1994 (per due legislature vicepresidente della Camera), dirigente nazionale del Pci, presidente nazionale dell'ANPI dal 1945, presidente della «Fondazione del CVL».
Bulow è uno di quelli che la democrazia l'ha conquistata, combattendo tedeschi e fascisti, e poi in questi cinquant'anni ha seguitato a lottare a tutti i livelli per difenderla e per accrescerla. Un osservatorio privilegiato, il suo - in tutti questi anni - per capire oggi quali e quanti mutamenti siano intervenuti nella nostra società civile, e di quale spessore, da quelle lontane giornate in cui la Repubblica «fondata sul lavoro» sanciva per gli italiani l'ingresso in una patria nuova e libera e giusta.
L'autore
Cesare De Simone (Roma 1932-1999) ha lavorato all'«Unità» (fino al 1973) e dal 1977 al «Corriere della Sera», sempre come inviato speciale di cronaca. Ha raccontato nei suoi libri pagine importanti della storia italiana ricostruendo i fatti attraverso una minuziosa raccolta di testimonianze orali. Con Mursia ha pubblicato Venti angeli sopra Roma, L'Isonzo mormorava e il romanzo Donne senza nome.