Caleffi Piero: Si fa presto a dire fame
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Piero Caleffi
Si fa presto a dire fame
Prefazione di Ferruccio Parri
«Caleffi non impreca; il suo senso di umanità lo induce a comprendere anche i suoi aguzzini e lo trattiene dal condannare gli uomini. Colpevoli i regimi, che scatenano a loro difesa la ferocia cieca, stritolatrice dei corpi e – colpa ancor più grave – delle anime.»
Ferruccio Parri
A ventiquattro anni Piero Caleffi è già segretario della Federazione socialista di Mantova, che dirige sino al 1926. Milita poi nell’organizzazione genovese del Partito d’azione. Nel 1930 e nel 1936 è arrestato per attività sovversiva. Nel settembre del 1943, Caleffi entra a far parte della Law, la prima missione alleata inviata dagli inglesi in Italia. Con altri azionisti, organizza un servizio informazioni sui movimenti delle truppe d’occupazione tedesche, s’industria a mandare in Svizzera prigionieri alleati, organizza i collegamenti con le prime formazioni partigiane. Nell’agosto del 1944, a Milano, è scoperto e arrestato. I nazisti lo deportano a Mauthausen. Sopravvive e, tornato in patria, racconta la sua tragica esperienza in questa toccante testimonianza scritta nel 1954, in cui parla delle atrocità subite e cerca di comprendere il fenomeno e la logica dei campi di sterminio nella politica di Hitler. Con una prefazione di Ferruccio Parri, quest’opera è un monito a vigilare affinché la tragedia dell’Olocausto non si ripeta.
Piero Caleffi (1901-1978) è stato un politico, partigiano e scrittore italiano. Attivo antifascista, fu deportato a Mauthausen. Dopo la guerra, divenne senatore e ricoprì vari incarichi governativi. Fu anche presidente dell’ANED, l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti.
Pagine 250 (testo 234 + inserto 1/16 bianco e nero)
Euro 17,00
EAN 9788842568643
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia. Libri per non dimenticare
Nuova edizione disponibile dall'8 novembre 2024 in libreria