Lopez Guido: Finché c'è carta e inchiostri c'è speranza
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Guido Lopez
FINCHÉ C’È CARTA E INCHIOSTRI C’È SPERANZA
Dalle leggi razziali al dopoguerra: memorie di uno scrittore ebreo
A cura di Fabio Lopez
«A metà notte mi sveglia il campanello della prigione. Passi decisi di scarponi. Sono loro... Dio, Dio, che ho fatto per meritarmi questo...»
«Finché c’è carta e inchiostri c’è speranza, si fa quel che si può»: era il 1942 quando Guido Lopez, giovane ebreo rocambolescamente assunto alla casa editrice Sonzogno come impiegato annotava sul suo diario questa frase che sarebbe diventata la filosofia di una vita tutta dedicata alla cultura e al giornalismo.
Dalle pagine dei suoi diari un racconto a tutto tondo della vita di un ebreo nell’Italia fascista, dalle persecuzioni razziali all’espatrio in Svizzera per sfuggire alla deportazione e poi il rientro in un Paese distrutto ma affamato di cultura. Lopez ci consegna uno spaccato inedito del mondo culturale ed editoriale del dopoguerra, ricco di aneddoti e ritratti di protagonisti della scena letteraria del Novecento, da Mann a Vittorini, da Hemingway a Bettiza, da Primo Levi a Dino Buzzati. E poi gli anni Sessanta, il mondo frizzante della pubblicità e delle P.R., dove Lopez passato alla JWT, agenzia pubblicitaria internazionale, immette il sale del suo brodo culturale nel gran minestrone della comunicazione.
Un diario dove risuona lo stile inconfondibile, rigoroso, ironico, a tratti tagliente e sempre originale di un testimone straordinario della nostra storia.
Guido Lopez (1924-2010), giornalista scrittore e storico esponente di spicco della società civile milanese e della comunità ebraica. Nel dopoguerra è stato capo ufficio stampa alla Mondadori. Ha scritto per «Epoca», «la Repubblica», «Il Giorno», «Il Millimetro» e «Diario». Autore di noti libri su Milano e la sua storia, fra cui Milano in mano per Mursia, Ambrogino d’Oro della città, per molti anni fu presidente dell’Università Popolare di Milano. L’archivio personale da cui sono stati estratti i testi di questo libro è dichiarato d’interesse storico.
Fabio Lopez (classe 1953), figlio dell’autore, è architetto. Per molti anni ha diretto importanti uffici pubblici per l’ambiente, la natura, la mobilità sostenibile (Parco delle Groane, Province di Milano e Monza, Comune di Milano). Ha raccolto l’eredità culturale del padre mantenendo vivi i suoi testi, in primo luogo Milano in mano.
Pagine 556 (testo: 524 + inserti: 2/16)
Euro 20,00
Codice 14600Y
EAN 9788842559207