L’AUTISMO E I SUOI MILLE VOLTI RACCONTATI ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UNA MADRE CHE HA COMBATTUTO PER ENTRARE NEL MONDO DI SUO FIGLIO
In libreria "TAKIWATANGA. Nel suo tempo e nel suo spazio" di Marina Forenza Erriquez
«Sono una mamma e ho un figlio SPECIALE. Non ho detto speciale, tutti i figli per la propria madre lo sono…ho detto SPECIALE. C’è differenza. E non sono una sola, siamo centomila mamme sparse in tutto il mondo. Viviamo singolarmente la nostra vita, ma ci riconosciamo in tutte le altre vite ed è qui che noi CENTOMILA diventiamo UNO.» inizia con queste parole Takiwatanga (Mursia, pagg. 94, 12,€) di Marina Forenza Erriquez, che dichiara: “Ho scelto di raccontare la mia vita e quella di mio figlio perché troppo spesso sento parlare di autismo solo da un punto di vista scientifico o addirittura ironico per sdrammatizzare o ancora solo del ramo di Asperger, che ha dato vita ad autentici geni come Mozart e Einstein, trascurando il molto più diffuso e più oscuro autismo non verbale. Volevo che per una volta si conoscesse il punto di vista di una madre. Ogni madre di bambino autistico si muove in un mondo simile agli altri eppure unico, perché l’autismo è una condizione in cui la vita interiore propria si antepone alla realtà e lo fa per ognuno in maniera diversa. Quello che è fondamentale capire è che un bambino autistico non ti sta ignorando, aspetta solo che tu entri nel suo mondo. Ed è proprio questo che significa la parola maori per autismo TAKIWATANGA: nel suo tempo e nel suo spazio. Con tutte le mie forze ho voluto entrare tra centomila mondi in quello di mio figlio Tony. Ho cercato di aprire tante porte e con altrettante chiavi diverse, ho affrontato questa ricerca della chiave per la porta più adatta per il mio bambino, ho scoperto e imparato diverse modalità per conviverci, per riconoscerlo, per cercare di controllarlo e quando si è reso necessario ho cambiato tattica e strategia. Io come tutte le madri di figli ‘speciali’ ognuna nel suo modo unico. Spero di cuore che la mia storia possa essere d’aiuto per tutte le famiglie con un bambino autistico a non mollare mai a cercare fra le tante chiavi del mazzo quella giusta per entrare nel mondo del proprio ragazzo.”
Qualche numero sull’autismo: secondo gli ultimi dati del Center for Disease Control (CDC) di Atlanta, che conduce da anni una ricerca epidemiologica in 11 stati USA sui bambini che via via compiono gli otto anni, l’autismo colpisce 1 persona con autismo ogni 54 persone. Come sottolinea l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) purtroppo in Italia non esistono dati certi sul numero di persone con autismo ma in base alla stima effettuata sulla popolazione italiana si parla di almeno 600.00 persone, e quindi famiglie, direttamente interessate dall’autismo.
Dalla scoperta quasi casuale della musica come chiave per entrare nel mondo di Tony, al suo utilizzo come espediente per fargli conoscere il mondo circostante, al progetto poi svanito per motivi politici del Villaggio Eldorado per dare un futuro migliore a tutti i ragazzi disabili, al primo distacco con l’inserimento in una scuola speciale, alla presa di coscienza della necessità di costruire un futuro per Tony che prevedesse il ‘dopo-di-te’, al dramma vissuto durante il lock-down per il divieto di accesso ai familiari di tutti gli ospiti dell’RSD e a quello ancora peggiore del dopo, quando è potuta tornare a fargli visita ma senza poterlo toccare, abbracciare e stringere forte come una madre dovrebbe fare, Marina Forenza Erriquez ripercorre tutte le tappe della sua vita con Tony, fino all’oggi a quella che chiama “la sua rivoluzione copernicana”, la nuova consapevolezza che a un certo punto accomuna tutte le mamme del mondo e cioè quella che il proprio figlio possa vivere anche senza la loro presenza costante.
Questo libro è il racconto di due vite viste e vissute dal punto di vista di un genitore per un altro genitore. È un esempio per tutte quelle centomila mamme di figli speciali di come si può affrontare a modo proprio la vita senza lasciarsi sopraffare; è uno spunto di riflessione per percorsi, studi, scelte; è il comprendere che il minimo comune denominatore di ogni madre, di ogni genitore, è l’amore immenso e incondizionato che si prova per tutti i figli. Nella diversità di ciascuna vita ogni madre di figlio speciale trova la forza e il modo per donare al proprio bambino una vita a modo suo.
Marina Forenza Erriquez, nata in Italia, si è trasferita con la famiglia negli Stati Uniti, a Los Angeles in California, dove si è laureata in lingue straniere e dove ha conseguito il PhD in Scienze della comunicazione del comportamento. Ha insegnato lingue straniere in un liceo a Los Angeles e, dopo il ritorno in Italia, ha continuato l’insegnamento quale specialista di madrelingua inglese in un liceo linguistico. Con Mursia ha pubblicato testi di insegnamento dell’italiano ad alunni stranieri.
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